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  • Immagine del redattoreSpazio Aperto

La ricerca scientifica come volano per il rilancio del Paese.

Aggiornamento: 18 apr

Molte autorevoli voci hanno posto l’accento sull’importanza di sostenere la ricerca scientifica poiché rappresenta uno dei pochi modi in cui il nostro Paese può continuare a progredire e mantenere il passo con gli altri paesi avanzati, ma pochi ad oggi hanno effettivamente tracciato la strada per avvicinare la ricerca scientifica all’impresa.

Come congiungere questi due mondi? Come farli cooperare per generare nuovi posti di lavoro e trasformare l’innovazione in nuova impresa?

Queste due domande in Italia oggi trovano con fatica risposta, seppure negli ultimi anni abbiamo assistito al fiorire di una serie di iniziative che hanno provato, con diverso approccio e diversi punti di vista, a valorizzare la ricerca scientifica prodotta dai nostri ricercatori.

Germania, Regno Unito, Corea del Sud, Stati Uniti, Israele sono da tempo considerate delle “Start-up Nations” per la loro capacità di creare nuove imprese e nuovi posti di lavoro dalla ricerca scientifica, ma il caso più emblematico è oggi rappresentato dalla Francia che in pochissimi anni e con una politica unitaria e una visione di lungo respiro, è riuscita a colmare il divario che aveva rispetto a questi paesi, entrando oggi di diritto in questo restretto club.

Pertanto, solo se l’Italia implementerà una chiara visione e riuscirà a costruire una “Politica della Ricerca” che sia in sintonia con la “Politica Industriale” potrà effettivamente valorizzare la propria ricerca scientifica, riconoscendo che questa rappresenta uno dei più importanti asset che il Paese dispone per poter ripartire con slancio rinnovato dopo la pandemia.

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